Come tutti saprete è ormai imminente il rinnovo delle cariche amministrative,il 15 e 16 maggio prossimi la cittadinanza alifana sceglierà l'amministrazione che guiderà il nostro comune per i prossimi 5 anni.
Inizio con una citazione "E’ la qualità delle classi dirigenti che può fare la differenza tra un paese civile e un paese che non lo è. Una classe dirigente i cui esponenti siano forti nelle loro specifiche competenze ma anche consapevoli di avere una comune e vincolante responsabilità verso la società civile facendosi carico degli interessi del paese" (Luca di Montezemolo, 23 febbraio 2010). Ed proprio questo il dilemma,in base a quali criteri noi scegliamo la nostra classe dirigente?Nell’ultimo periodo ho partecipato a degli incontri volti alla formazione di una lista che andrà ad amministrare il comune e ho sentito parlare molto spesso di rinnovamento,di volti nuovi,di giovani ecc,di sicuro non è solo una questione di età,ma soprattutto di competenze,qualità,passione autentica,onestà,totale disponibilità a donare alla propria comunità una parte significativa del proprio tempo. La politica come missione, come servizio civile e sociale, non come perseguimento di interessi personali, di parte, di ceto e di ‘casta’.
Secondo me in questo particolare periodo i partiti devono tornare ad essere dei contenitori di risorse umane e di idee, ma tocca anche a fondazioni, associazioni,mondo del volontariato, movimenti giovanili formare personale politico eccellente. Per fare questo però bisogna rifiutare le logiche clienterali e familiaristiche che in questi anni hanno portato il nostro paese alla deriva. Belle sono le discettazioni su idealità,principi e filosofie su cui spesso indulgiamo;ma se è vero che i principi camminano sulle gambe degli uomini iniziamo a scegliere con criteri oggettivi questi uomini,altrimenti finiremo per replicare errori già commessi,con la differenza che le persone sono stufe. Stufe di subire politiche inette elaborate da politici improvvisati. La politica vera si è persa tanto tempo fa,favorendo degli inutili personalismi che di sicuro non fanno bene al nostro paese.
Serve un nuovo spirito pubblico. Serve ripristinare onestà e trasparenza. Servono persone perbene e al tempo stesso capaci competenti ed efficienti,in grado di trasformare le idee in azioni,programmi in iniziative concrete.
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