A sollevare la questione era stato il consigliere di minoranza Daniele Cirioli del gruppo “Vivi Alife”
Ecco l’ormai famoso referto-dossier redatto dal revisore dei conti nel maggio 2010 e mai approdato, finora, in consiglio comunale, ovvero nel massimo organo di controllo ed indirizzo. Asollevare la questione il consigliere di minoranza (ViviAlife), Daniele Cirioli. Vi risparmiamo tutti particolari, essendo una atto molto tecnico ma il quadro che ne esce (almeno fino a quella data) è di una gestione amministrativo-finanziaria con notevoli criticità ed anomalie rimarcate in dettaglio dall’organo di revisione esercitato dal commercialista Mauro Masullo, riconfermato peraltro, poche settimane fa. Si tratta di tre blocchi di rilievi e sottolineature che riguardano le entrate, le uscite ed i servizi.
Masullo rilevava di aver esaminato “costantemente la gestione dell’Ente, secondo metodologie analitiche e di campionamento con piena assunzione di responsabilità; che la complessità delle azioni e l’eccezionalità di alcuni processi-procedimenti amministrativi consolidati, prassi e comportamenti ha richiesto un notevole arco temporale di analisi, studio e riscontro, anche oltre i trimestri e l’esercizio solare in cui sono naturalmente suddivise le gestioni e che è pervenuto a compiute, verificabili e documentabili osservazioni, normalizzate su base anche ultra-annuale, in parte anticipate e formulate già in precedenti documenti ufficiali (cfr. verbale n. 35 del 03.12.2009 prot. C. n. 17241 p.d. e verb. n.18 del 26.04.2008), al fine di una completa valutazione anche secondo il principio della continuità amministrativa. Unpassaggio preliminari necessario per mettere in luce le difficoltà incontrate anche per accedere a dati contabili, il mancato riscontro a suggerimenti, segnalazione nei pareri obbligatori o le carenze in tema di archiviazione dei documenti contabili tale da essere impossibilitata ogni azione tesa a razionalizzare la gestione degli uffici.Insomma una limitazione nell’esercizio dei poteri d’ufficio. Poi passa a riportare in sintesi le risultanze dei tre gruppi esaminate. Sulle uscite ad esempio compie ben 10 rilievi : ad esempio la mancata applicazione del dispositivo di legge relativo ai pagamenti oltre 10.000 euro o una gestione tempestiva dei pagamenti provocando ingiustificata accumulazione di debito oltre l’esercizio annuale”. Sulle entrate sono individuati sei filoni critici tra cui: la richiesta di revisione della convenzione con il concessionario per le entrate: le entrate “da accensione dei mutui non tempestivamente accantonate per le specifiche destinazioni con conseguente perdurare di posizioni creditorie nei confronti dell’ente da parte dei soggetti esecutivi delle prestazioni” o “l’incongruità del prezzo di gestione delle aree monetizzate” in base ad provvedimento del 2006, parziale incasso delle entrate da sanzioni amministrative. Per i servizi sono tracciati ben 9 criticità: ad esempio sulla gestione dei servizi cimiteriali, l’inadempimento della contabilità iva per i servizi applicabili, il funzionamento dell’ufficio di ragioneria e sulle verifiche sulle indennità di risultato, o sull’insufficiente utilizzo di un software di notevoli potenzialità.Su questa serie di aspetti problematici Fasullo aveva chiesto :”la immediata cessazione dei comportamenti omissivi; la non più procrastinabile riorganizzazione di taluni uffici e servizi; la immediata costituzione di un rigido controllo di gestione – TUEL(testo unico enti locali ndr) ex artt. 196 e ss. comprendente, oltre l’Organo di Revisione, il Segretario e un Responsabile qualificato ;l’accertamento di ancorché eventuali responsabilità” . Correttivi per limitare le deficienze di cassa, sia pure temporanee ed a attivare meccanismi per ricondurre in breve tempo ad una sana e corretta gestione, essendo l’ente in possesso di risorse attuali e potenziali sensibilmente superiore alla media”. Sul referto è stata avviata la procedura per un consiglio comunale.Da parte sua il sindaco presidente- come riportato da una nota del direttore generale, ha manifestato “l’intenzione di informare i consiglieri ad avvenuta acquisizione delle relazioni dei dirigenti”.
Masullo rilevava di aver esaminato “costantemente la gestione dell’Ente, secondo metodologie analitiche e di campionamento con piena assunzione di responsabilità; che la complessità delle azioni e l’eccezionalità di alcuni processi-procedimenti amministrativi consolidati, prassi e comportamenti ha richiesto un notevole arco temporale di analisi, studio e riscontro, anche oltre i trimestri e l’esercizio solare in cui sono naturalmente suddivise le gestioni e che è pervenuto a compiute, verificabili e documentabili osservazioni, normalizzate su base anche ultra-annuale, in parte anticipate e formulate già in precedenti documenti ufficiali (cfr. verbale n. 35 del 03.12.2009 prot. C. n. 17241 p.d. e verb. n.18 del 26.04.2008), al fine di una completa valutazione anche secondo il principio della continuità amministrativa. Unpassaggio preliminari necessario per mettere in luce le difficoltà incontrate anche per accedere a dati contabili, il mancato riscontro a suggerimenti, segnalazione nei pareri obbligatori o le carenze in tema di archiviazione dei documenti contabili tale da essere impossibilitata ogni azione tesa a razionalizzare la gestione degli uffici.Insomma una limitazione nell’esercizio dei poteri d’ufficio. Poi passa a riportare in sintesi le risultanze dei tre gruppi esaminate. Sulle uscite ad esempio compie ben 10 rilievi : ad esempio la mancata applicazione del dispositivo di legge relativo ai pagamenti oltre 10.000 euro o una gestione tempestiva dei pagamenti provocando ingiustificata accumulazione di debito oltre l’esercizio annuale”. Sulle entrate sono individuati sei filoni critici tra cui: la richiesta di revisione della convenzione con il concessionario per le entrate: le entrate “da accensione dei mutui non tempestivamente accantonate per le specifiche destinazioni con conseguente perdurare di posizioni creditorie nei confronti dell’ente da parte dei soggetti esecutivi delle prestazioni” o “l’incongruità del prezzo di gestione delle aree monetizzate” in base ad provvedimento del 2006, parziale incasso delle entrate da sanzioni amministrative. Per i servizi sono tracciati ben 9 criticità: ad esempio sulla gestione dei servizi cimiteriali, l’inadempimento della contabilità iva per i servizi applicabili, il funzionamento dell’ufficio di ragioneria e sulle verifiche sulle indennità di risultato, o sull’insufficiente utilizzo di un software di notevoli potenzialità.Su questa serie di aspetti problematici Fasullo aveva chiesto :”la immediata cessazione dei comportamenti omissivi; la non più procrastinabile riorganizzazione di taluni uffici e servizi; la immediata costituzione di un rigido controllo di gestione – TUEL(testo unico enti locali ndr) ex artt. 196 e ss. comprendente, oltre l’Organo di Revisione, il Segretario e un Responsabile qualificato ;l’accertamento di ancorché eventuali responsabilità” . Correttivi per limitare le deficienze di cassa, sia pure temporanee ed a attivare meccanismi per ricondurre in breve tempo ad una sana e corretta gestione, essendo l’ente in possesso di risorse attuali e potenziali sensibilmente superiore alla media”. Sul referto è stata avviata la procedura per un consiglio comunale.Da parte sua il sindaco presidente- come riportato da una nota del direttore generale, ha manifestato “l’intenzione di informare i consiglieri ad avvenuta acquisizione delle relazioni dei dirigenti”.
0 commenti:
Posta un commento